12/09/2006
L'importanza della descrizione del rischio
Un medico ginecologo, in sede di inseminazione artificiale con il metodo Fivet, iniettava liquido seminale di persona diversa dal marito sì che la paziente aveva partorito una figlia affetta da grave forma di talassemia maior.
La descrizione del rischio in polizza era “medico ostetrico e ginecologo che esegue interventi”, senza alcun riferimento alla pratica di inseminazione artificiale.
Nella memoria difensiva si faceva presente che “…nel caso è stata erroneamente determinata con il ritenere esclusa dal "contratto di polizza - e quindi dalla garanzia assicurativa - l'attività di inseminazione artificiale che, oltretutto, in effetti notoriamente, costituiva, sia dal punto di vista quantitativo e sia da quello qualitativo e remunerativo, magna pars della sua attività".
La C.T.U. affermava che "l’attività di fertilizzazione e di fecondazione in vitro non è regolamentata dalla legge "ma solo da prassi non univoche", con la conseguenza che i contratti assicurativi dell'attività professionale del ginecologo non possono essere estesi sino a comprendere un'attività, quale la FIVET, che presenta "rischi peculiari, caratteristici ed ancora emergenti", ritenendo inoltre che "in mancanza di una espressa disciplina normativa" la stessa non possa "ritenersi implicitamente inclusa nell'usuale attività del ginecologo".
Il Giudice di Prime Cure ha accettato il giudizio della CTU e, poiché il principio è che, con specifico riferimento al contratto di assicurazione, nella giurisprudenza di legittimità l'interpretazione delle clausole in ordine alla portata ed all'estensione del rischio assicurato rientra tra i compiti del giudice di merito e che tale giudizio è insindacabile in sede di cassazione se rispettosa dei canoni legali di ermeneutica, e assistita da congrua motivazione (v. Cass., 24/11/2005, n. 24813; Cass., 2/4/2004, n. 6513; Cass., 16/6/2003, n. 9626; Cass., 19/4/2000, n. 5080. V. anche Cass., 19/4/2000, n. 5080; Cass., 28/3/1994, n. 2995; Cass., 18/9/1986, n. 5663), il medico si è trovato scoperto di garanzia assicurativa.