14/11/2013
Il credito da risarcimento del danno non patrimoniale può essere ceduto a terzi.
Si della cassazione alla cessione del credito derivante da risarcimento del danno non patrimoniale conseguente a sinistro stradale. In passato la Cassazione aveva già più volte riconosciuto la possibilità, per i danneggiati di cedere il relativo credito al risarcimento del danno patrimoniale (Cass., Sez. III, 10/01/2012, n. 52).
Fin qui, nulla questio; ma arrivare a riconoscere la cessione del credito da risarcimento del danno non patrimoniale, morale e/o biologico, derivante dalla lesione di diritti personali, assoluti, indisponibili e imprescrittibili così come garantiti dalla nostra Costituzione quali il diritto alla salute, integrità fisica, vita etc., doveva ancora succedere..
Queste le motivazioni della Suprema Corte; «Deve negarsi che il diritto di credito al risarcimento del danno non patrimoniale sia strettamente personale (...); l'obbligazione risarcitoria è autonoma rispetto al titolo da cui essa scaturisce, perché altro è la natura strettamente personale dell'interesse leso (salute) e altro è il diritto (o anche la mera ragione) di credito al relativo ristoro (...); il risarcimento dei danni subiti in conseguenza di lesioni personali, con la relativa quantificazione dell'ammontare, determina la trasformazione del diritto personale alla integrità fisica, in un diritto patrimoniale sulla somma [...] ».
Non credo che ciò contribuirà a far diminuire i costi dei sinistri RCA, viste le possibilità, a questo punto, per le società di infortunistica stradale.
