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Auto in comunione dei beni – danno provocato dal marito alla moglie – è risarcibile.

La moglie scende dall’auto e viene travolta mentre il marito riparte subendo dei danni.
La Compagnia di assicurazione nega il risarcimento sostenendo che, essendo coniuge in regime di comunione legale dei beni e non risultando che l'autovettura fosse un bene personale del marito, sicché, ex art. 4 l. n. 990/1969 (ante riforma del 1992), la danneggiata, essendo comproprietaria dell'auto su cui viaggiava quale trasportata, non poteva considerarsi quale soggetto terzo.
La Corte di Cassazione respinge il ricorso della compagnia assicurativa contro la sentenza della Corte di merito, la quale aveva condannato l’assicurazione al risarcimento in solido con il marito della donna.
La vettura, spiegano i Giudici della Suprema Corte, è stata acquistata dal coniuge con i soldi di un indennizzo; inoltre, la donna non ha mai conseguito la patente e non ha quindi mai utilizzato personalmente il mezzo.
 

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